venerdì 23 novembre 2007

Kenya: Watamu - Thomas visto con gli occhi e con il cuore di Cinzia


<Thomas era un housecleaner e faceva il maggiordomo e tuttofare in una mega villa di un Britannico (che ho conosciuto) che costruiva aerei ed elicotteri..miliardario.. di fianco al Blue bay sulla spiaggia di Turtle beach.
Thomas ha imparato a mangiare con le posate a pensare europeo e a vivere lavorando come un matto per questa persona che gli dava una paga che non era nemmeno abbastanza per vivere per lui fuori dalla casa in cui lavorava...
Thomas ha 2 fratelli, Samsone 28 anni, Peter 22 anni e la sorella morta a 32 anni.
Quando gli e' successa la disgrazia della sorella, morta per maltrattamenti incinta di 3 mesi del quarto figlio, non avevano nemmeno i soldi per pagare il funerale e non sapevano dove seppellirla perche' tutto ha un costo e sua sorella e' stata ammalata con le costole fracassate per piu' di un mese..
Ha chiesto aiuto al suo capo e gli ha prestato i soldi per il funerale...ma poi quando ha chiesto un aumento si e' sentito rispondere che deve vendere prima gli aerei e poi gli dara' qualcosa... Ma lui ora doveva badare ai 3 nipotini e alla sua famiglia, il fratello piu' piccolo non aveva lavoro e il mezzano faceva il pescatore e quello che si pescava senza mezzi....(senza barca) ma fai da te....viveva di sussistenza...cioe' solo per lui..
Ti puoi immaginare 3 bimbi piccoli senza mamma ne' papa' perche' come ben saprai in Kenya tutti fanno i figli ma i padri non ci sono mai e se ne vanno con altre donne e fanno altri figli...ma ho constatato che anche a Cuba e' cosi'...
Cosi' ha deciso di andare in spiaggia, ma non a bighellonare come fanno tutti, ma con una specie di baracchino 2 legni e un pezzo di tela juta , ha cercato di vendere legno nei negozietti vicino all'Acquarius...in questo modo, era a contatto con i turisti e poteva ricevere qualche aiuto in vestiti o cambio merce per i suoi nipotini e cercare di sopravvivere.
Quando l'abbiamo conosciuto, Agosto 2006 eravamo in spiaggia Blue Lagoon davanti all'Acquarius e Andrea stava giocando con i bimbi della spiaggia insieme a mio marito che organizzava tutti i giorni una sorta di mini club locale, io mi sono avvicinata ai banchetti/negozietti vicino all'Acquarius perche' cercavo qualcuno che mi portasse a vedere un orfanatrofio, prima di partire mi ero talmente documentata che avevo saputo che vicino a Watamu ne esisteva uno.
Tutti mi chiamavano da tutte le parti, ma io mi sono affidata ad Anastasya una signora di 50 anni che una domenica ci ha accompagnato insieme a Thomas.
Gli altri ragazzi delle baracche volevano il mio orologio, la mia bandana ecc...tutti "vieni a vedere mio negozio"...
Ma ahime' in tanti anni di viaggi in Africa, oramai sono piena di statuette ecc ecc e da comperare non avevo proprio niente, ma Thomas non mi ha chiesto niente, solo come era l'Italia e se e' veramente bella come dicono...
Abbiamo parlato di differenze tra Africa ed Europa..ho capito subito che era diverso....
Quando l'abbiamo conosciuto lui e sua mamma mangiavano una volta al giorno per dare da mangiare 2 volte ai bambini...
Io ho chiesto dove viveva, io ho voluto vedere la sua famiglia e io ho indagato per capire chi c'era dietro questo semplice ragazzo...
e ho scoperto da sola la disgrazia.... Non so spiegarti..... dentro di me a 40 anni suonati e' scattata una molla...e ho sentito che finalmente potevo essere utile a qualcuno.
Ma soprattutto volevo cambiare il destino a Sienna, Anthony e Bella 3 bambini piccoli e cosi' sfortunati...e io che ne cerco uno da 3 anni non ci riesco...
Mi sono detta ok, io pensero' a farli studiare, le rette non costano tantissimo e probabilmente ce la potro' fare..
Mio marito mi ha sempre dato carta bianca e ha voluto conoscere Thomas, l'abbiamo invitato a pranzo, gli abbiamo affidato il ns. Andrea come una sorta di baby sitter quando noi ci allontanavamo e Andrea si e' sempre divertito...
A quel punto ci ha organizzato tutto, anche se non era un BB da spiaggia, sapeva come funzionavano le cose e ci ha introdotto dappertutto con mezzi locali, ristoranti escursioni, talmente bene e in modo semplice e sincero che ci siamo ritornati subito dopo 2 mesi a Ottobre e subito dopo a febbraio...
Ho cercato di farlo lavorare come BB perche' era l'unico modo per poter mantenere la famiglia e ho finanziato economicamente una parte dell'acquisto del mini bus usando i soldi che serviranno per studiare all'Andrea quando sara' grande.
Lui mi restituira' i soldi senza interessi non appena avra' finito di pagare le rate dell'altra' meta'.
Ci sentiamo tutti i gg, via sms via skype e davvero Roby, per me e' come se avessi 3 bambini miei che mi adorano, perche' ora Anthony ha una bicicletta per andare a scuola e non prende piu' le botte dalla maestra perche' arriva in ritardo, Sienna ha potuto andare in ospedale a comperare i farmaci quando a Marzo ha preso la malaria e sua mamma ha potuto andare a Mombasa a farsi curare lo stomaco perche' ha dei problemi...
Solo lavorando giorno dopo giorno, e tu sai bene che la guerra fra "poveri"" a Watamu e' molto feroce.
Tanti turisti al loro ritorno mandano altri turisti.. Io oramai faccio poco testo, ma ti assicuro che tanti turisti arrivano a lui solo con il passaparola di altri turisti.
Thomas ha un impegno da mantenere le rate del mini bus e una vita dignitosa per i suoi 3 nipotini...ma in kenya!!! Non in Europa e questo fa la differenza con altri BB, lui non puo' sposarsi me lo dice sempre...... una ragazza africana vorrebbe stare a casa a fare figli e lui non potrebbe mantenerli...per cui dove trovi, tra l'altro un bel ragazzo perche' ti assicuro che Thomas e anche molto bello, che si sacrifica cosi?

Kenya: Watamu - Escursioni da Watamu/Malindi

Clicca sulle due immagini per vederle ingrandite :)





Tour di Malindi

Alla scoperta di questa famosa località della costa orientale del Kenya. Potrete osservare la straordinaria manualità delle tribù indigene nella lavorazione del legno, visitando una vera e propria fabbrica artigianale. Lì vedrete la produzione dei manufatti e sarà possibile, inoltre, acquistare il prodotto finito.
La costa porta alcuni evidenti segni del passato; potrete infatti osservare con i vostri occhi il monumento eretto a Vasco De Gama e la cappella Portoghese. Passando attraverso il paese sarà possibile vedere la parte denominata “europea”, e qui magari bere un buon espresso dal sapore italiano.
La visita al mercato vecchio vi farà immergere completamente nella vita e nei costumi locali, potrete ivi trovare una vasta gamma di prodotti artigianali e osservare il ritmo e lo stile di vita della popolazione indigena.

Tour dei villaggi e Che Shale

Avventura da non perdere in quanto porta in sé il cuore dell’Africa e lo splendore dell’oceano Indiano. Visiterete i tipici villaggi africani e potrete vedere la vita quotidiana e straordinaria della popolazione locale. Vi perderete negli immensi occhi dei bambini che incuriositi accoreranno per vedere i musungu (bianchi) che, carichi di emozione, scruteranno le capanne di fango dai tetti di paglia animarsi dai mille colori dei suoi abitanti.
La giornata continua all’insegna del mare e del relax su di spiagge dorate (shale) che vi regaleranno paesaggi incontaminati portandovi, anche solo per un po’, in un dolce e caldo scenario che si insidierà nei vostri ricordi per lungo tempo.

Safari blue

Chiudete gli occhi e provate ad immaginare fresche e variopinte macchie di color azzurro intenso, turchese e verde smeraldo che lambiscono sperdute lingue di sabbia nel profondo oceano Indiano…. Un sole caldo e vigoroso padroneggerà nello sconfinato cielo azzurro accarezzando dolcemente il paesaggio quasi irreale dipinto da chissà quale mano esperta.
Ecco che riaprendo gli occhi ci si accorge che non è solo un sogno: vi trovate nel piccolo angolo di paradiso che il Kenya offre a chi ha occhi e fantasia per perdersi nel suo fascino.
Se il paesaggio soddisferà la vostra curiosità e la vostra voglia di esotico, la cucina appagherà i vostri sensi con i profumi ed i sapori delle aragoste alla griglia e del pesce appena pescato.
Una giornata che lascerà un segno profondo nei vostri ricordi africani.

Malindi by night

Una serata dedicata al divertimento che ha inizio al famosissimo Casinò di Malindi, dove gli amanti del gioco possono sfidare la fortuna o rilassarsi all'aperto sorseggiando un fresco cocktail al bar- ristorante.
La serata continua nelle due discoteche più frequentate, sia da turisti che dalla popolazione locale, lo Sturd Dust ed il Fermento dove ci si puo’ divertire fino alle prime luci dell’ alba.
Malindi resta la località più rinomata di tutta la costa per chi è amante della notte.

Rising Sun

Il centro Rising Sun è nato per iniziativa e finanziato da italiani residenti. Ospita attualmente quaranta bimbi e mezzo, come puntigliosamente mi informa la disponibilissima Anna, la responsabile del centro. Il mezzo bimbo fa riferimento ad un ospite che in realtà non trascorre tutto il suo tempo al centro. I ragazzi possono essere orfani di entrambi i genitori, morti per AIDS, o semplicemente abbandonati per strada, come purtroppo alle volte accade, da famiglie indigenti. Nel centro vengono nutriti, hanno un alloggio, in camere con massimo quattro letti, e frequentano la scuola elementare, che sorge ugualmente all'interno del centro. Gli ospiti possono trattenersi nel centro sino all'età di diciotto anni, dopo di che vengono invitati a fare i passi successivi, o per completare la scolarizzazione o per inserirsi nel campo del lavoro.
Vi lavora personale specializzato che assiste i bimbi in tutte le loro esigenze. Il centro non gode di nessun tipo di sostegno da parte delle autorità keniote. Si trova nelle vicinanze di Gede, a venti chilometri circa a sud di Malindi ed è facilmente raggiungibile dalla statale. E' possibile dare un contributo personale per il sostentamento del centro, direttamente all'amministrazione.

Serpentario

La fattoria che ospita il serpentario, funge letteralmente da salvavita per tutti gli abitanti di Watamu e l'area di Malindi. Qui viene infatti prodotto quasi il 90% di tutto il siero anti-veleno del Kenya, soprattutto per alcune specie particolarmente aggressive e pericolose. Non è infrequente che i locali vengano morsi da qualche serpente velenoso, magari raccogliendo legna da ardere, ed i sieri prodotti dalla fattoria sono una vera manna, che pochi nel resto del paese hanno la fortuna di poter ricevere.
Visitare la fattoria può costituire un'occa-sione davvero eccitante per avere un contatto diretto con alcuni degli animali potenzialmente più pericolosi di tutto il continente.
Non è consentito fare scorta di veleno da riportare a casa, magari come omaggio per il vicino di casa troppo rumoroso...

Gede

Le rovine di Gede costituiscono uno dei punti di maggiore attrattiva della costa, per l'atmosfera magica e per il mistero che ricopre la sua nascita ed abbandono; la prima datata ad un'epoca precedente al XIII secolo, la seconda avvenuta probabilmente tra il XVII ed il XVIII secolo. La ricchezza della città e dei suoi abitanti, di origine swahili, è testimoniata dal reperimento di numerosi oggetti preziosi, provenienti addirittura dalla lontana Cina, o dalla Persia. Ancora da sottolineare la presenza di un'articolata rete fognaria, che consentiva il deflusso di acque nere. Le case più ricche dispongono di bagni interni, suddivisi in due vani, contenenti un gabinetto alla turca ed un sostegno per il lavabo.
Passeggiare per le stradine silenziose della città può rappresentare un'esperienza affascinante, storditi dal contrasto dato dalla presenza di rovine archeologiche in un ambiente di fauna e natura selvaggia. Famose sono le scimmie di Gede, ormai abituate anzi viziate dalla presenza dei turisti, da cui si aspettano di ricevere banane o altro cibo. A tal proposito è bene procurarsene prima dell'ingresso, per sfidare le più intraprendenti ad una gara di salto in alto. Datevi per sconfitti in partenza....

Lamu

Isola al di fuori del tempo, dove non esis-tono mezzi a motore, e le tradizioni architettoniche e religiose vengono osser-vate in maniera più rigida che in tutto il resto del Kenya. Lamu fu fondata dagli arabi all'inizio del XVI secolo, e conobbe un rapido e florido sviluppo grazie al commercio di schiavi e di avorio.
L'improvviso decadimento si ebbe nel 1873, quando gli inglesi imposero la chiusura del mercato degli schiavi. Per decenni è vissuta in sordina, fino agli anni settanta, quando fu scoperta dai turisti europei che la elessero meta per i loro ritiri spirituali e non.
Per trovare belle spiagge bisogna recarsi a Shela Beach (40 minuti a piedi o 10 minuti in dhow), oppure a Manda Beach, raggiungibile a piedi o...a dorso di asino. Da non perdere una gita in dhow, tipica imbarcazione a vela.
Le escursioni in dhow possono durare una mezza giornata o più, raggiungendo villaggi tipici che si trovano sparsi nelle isole dell'arcipelago.
Gli altri kenioti narrano dei costumi ses-suali molto libertini degli abitanti dell'isola.
In effetti può anche capitare di vedere coppie di uomini passeggiare tenendosi teneramente per mano.

PARCO MARINO DI WATAMU, SARDEGNA DUE, ISOLA DELL'AMORE, PISCINA JACUZZI

Sono soltanto alcune delle destinazioni delle escursioni in mare, che alle volte non hanno niente da invidiare alle località più rinomate dei mari tropicali. Vengono generalmente organizzate per occupare tutta la giornata, con partenza al mattino, pranzo su qualche isola, o località della costa, e ritorno nel pomeriggio, dopo altri bagni in mare. Non sono mai troppo distanti dalla costa, raggiungibili al massimo con un'ora di navigazione, e non comportano nessun tipo di inconveniente dato da correnti, banchi di corallo o animali pericolosi.
A seconda delle destinazioni possono consentire il contatto diretto con pesci tropicali, delfini, murene, o altri ani-mali. Nei parchi marini è sufficiente dotarsi di maschera e boccaglio, anche a noleggio, per poter ammirare la magnifica fauna marina e le formazioni di corallo, ad una profondità sempre molto contenuta. In alcuni casi barche con il fondo di vetro possono facilitare la visione dei fondali senza doversi necessariamente immergere in acqua.

Foresta di Sokoke

E' la più grande area rimanente di foresta litoranea ed indigena in Africa orientale, contando su una superficie totale di 420 km 2.
La foresta ospita sei tra le specie di uccelli più minacciati di estinzione, incluso il tessitore del Clarke, che non si trova in nessun altro luogo del mondo.
Altri animali rari trovano rifugio nella foresta, ed una sua visita, sotto la guida di personale preposto, darà modo di vivere un'Africa diversa da quanto viene generalmente dipinto dall'immaginario collettivo, fatta di una foresta ricca e rigogliosa.
In alcune rare occasioni è possibile vedere l'elefante, il bufalo indiano, il leopardo e la iena. Nella foresta vivono più di 260 specie di farfalle, alcune delle quali estremamente rare.
La visita richiederà una mezza giornata, che darà modo oltretutto di apprendere i rudimenti della medicina naturale che trova nelle piante del luogo i suoi ingredienti base.

Mombasa

Città di 650.000 abitanti, Mombasa può essere considerata la capitale della costa. Situata su di un'isola, è in una posizione ideale per lo sbarco di navi.
Sin dal XII secolo è stata utilizzata come punto di approdo per traffici mercantili che hanno interessato anche nazioni vicine, come Uganda, Rwanda, Burundi.
La zona di maggiore interesse è senz'altro la città vecchia. Fort Jesus, costruito dai portoghesi nel 1593, è una struttura di notevoli dimensioni, che vale senz'altro la pena di essere visitata.
Mombasa è una città caotica, con le strade sempre affollate di matatu (pulmini per il trasporto persone) con il clacson perenne-mente attivo. Pochi muzungu in giro, quindi gli incontri con i locali sarebbero sicura-mente più genuini che in altre località più prettamente turistiche.
Passeggiando per la città, si può realizzare che, in scala diversa, i meccanismi sono piuttosto simili a quelli delle nostre metropoli, con tanto di fast food, cellulari, hard discount, traffico e inquinamento. Questo è il modello di vita che abbiamo esportato noi europei, su cui riflettere, per capire se abbiamo in realtà causato una vera evoluzione, o piuttosto un peggioramento della qualità della vita.

Mangrovie e Mida Creek

E' una riserva naturalistica sicuramente affascinante per l'ambientazione del tutto particolare e la ricca popolazione di uccelli. Per gli amanti del birdwatching è una tappa da non perdere, potendo contare su una ben organizzata struttura che offre tutti i supporti per un'osservazione sicuramente proficua.
Vi crescono varie specie di mangrovie, alcune piuttosto rare, che difficilmente si incontrano nel resto del paese. La lunga passerella in legno sospesa, consente di attraversare la zona paludosa, che nel periodo di alta marea non sarebbe altrimenti possibile visitare. Nella palude, occupata da pozze alle volte di acqua salata, altre d'acqua dolce, trovano il loro ambiente naturale diverse specie di granchi, che si distinguono per grandezza e cromatismi, in alcuni casi veramente particolari.
Con una canoa spinta a remi è possibile raggiungere l'isolotto, posto ad un'ora circa di navigazione, su cui è possibile mangiare e sostare per apprezzare la natura in perfetta calma e rilassatezza. Le guide della riserva sono tutte estremamente disponibili e competenti.
E' sicuramente un eco-sistema interessante ed insolito, anche rispetto all'ambiente circostante.

Stregone

Credere o non credere? Per chi ha la profonda convinzione che la nostra scienza occidentale abbia dato spiegazioni razionali a tutti i fenomeni della fisica, potremmo obiettare che ancora oggi mancano molti tasselli fondamentali, a partire dalla composizione più infinitesi-male della materia, il quanto. Così come manca all'appello circa l'ottanta per cento della materia, di cui non abbiamo idea di cosa sia costituita. Il gravitone è un'entità sconosciuta, e così via, di carenza in carenza. Dal momento che non abbiamo tutte le risposte per quanto riguarda il mondo fisico o metafisico, dovremmo accettare il fatto che le nostre conoscenze sono limitate. Forse qualcun altro, dotato di strumenti più elementari ma basati su antiche sapienze ancestrali, sa accedere a conoscenze ed energie non tangibili, ma estremamente potenti.
Andare dallo stregone non è un atto di fede, quanto piuttosto un gesto di estrema umiltà, per ascoltare qualcuno che non sa dare spiegazioni scientifiche, ma che forse può esserti utile, tentando di capire i lati oscuri della tua vita, o risolvere qualche acciacco che i nostri medici non riescono a riparare.
Ascoltar non nuoce....

lunedì 5 novembre 2007

Kenya: Watamu - Jambo, Kenya - di Rossella


Il 21 settembre io e mio marito siamo partiti per il Kenya, destinazione Watamu. Non so perché, ma L’Africa non mi attirava molto, o meglio non era nelle priorità delle mete che avrei voluto visitare. Sono partita poco convinta e sono tornata entusiasta. Il Kenya che vi voglio raccontare non è solo Safari ed escursioni varie, Resort a 4 o 5 stelle o mare, vorrei piuttosto parlare della sua gente, di come vivono e di che cosa hanno bisogno.
Il primo impatto con il Paese non è stato dei migliori, appena arrivati in aeroporto ci hanno fermato per il controllo delle valigie, fino a qui tutto bene se non fosse che non ci avrebbero mollato tanto facilmente senza avergli allungato qualche euro . E’ una tattica che fanno i doganieri per arrotondare lo stipendio. Come inizio non c’è male, mi sono detta, ma questa è un’usanza che senz’altro gli abbiamo trasmesso noi europei. Arrivati all’hotel siamo andati sulla spiaggia per vedere il mare e un sostenuto gruppo di beach boys era lì pronto ad aspettarci. Da quel momento non saremmo più stati soli.All’inizio sono talmente tanto insistenti da darti fastidio e francamente vorresti startene un po’ per conto tuo ma non è possibile , loro ti si avvicinano per venderti oggetti o proporti escursioni e dopo un po’ non li reggi più.
Il giorno dopo l’arrivo sei un po’ più rilassato, cominci a goderti il tuo viaggio e anche i beach boys ti sembrano diversi. La verità è che la mia curiosità nel conoscere questa gente era paragonabile alla loro insistenza nel vendere qualcosa. Così mi sono avvicinata a loro e ho cominciato a conversare. Da quel momento ho capito che persone eccezionali sono. Si comportano così coi turisti perché questa è la loro unica fonte di guadagno e nei mesi delle piogge, quando i resort sono chiusi e non ci sono turisti, loro si devono arrabattare come possono per poter tirare avanti.
Noi abbiamo fatto tutte le nostre escursioni con un ragazzo di nome Thomas che ci ha accompagnato per tutto il tempo del nostro viaggio. Ogni persona da noi incontrata lungo il nostro viaggio aveva una storia da raccontare, fatta di povertà e di fame e la voglia di aiutarli era tanta.
Nel nostro piccolo abbiamo fatto quello che potevamo, siamo partiti dall’Italia con una valigia piena di vestiti, penne e altri oggetti per i bambini dei villaggi ma, malgrado tutto, si è consapevoli di non aver fatto abbastanza, è una piccola goccia in un’oceano . Insieme a degli amici abbiamo acquistato latte, riso, farina e altri alimenti e li abbiamo consegnati nei villaggi e non potrò mai dimenticare i sorrisi, gli sguardi di gratitudine di quelle persone, loro ci hanno ricompensato molto più di quanto avessimo fatto noi. Non posso dimenticare tutti gli amici che ho lasciato là. Un ragazzo di nome “Lupo” mi ha chiesto un libro di grammatica italiana per poter migliorare la lingua per conversare coi turisti, avrebbe potuto chiedermi qualsiasi cosa ma non l’ha fatto, a lui serviva un libro per lavorare. Ho conosciuto Gigi un ragazzo che camminava a piedi nudi sulla barriera corallina, ha 20 anni e da quando è nato non ha mai avuto un paio di scarpe e tutti i giorni deve farsi 50 Km. da Watamu a Malindi ,dove abita, per poter lavorare sulla spiaggia.
Il Kenya è bellissimo per noi turisti che lo visitiamo stando nei resort lussuosi, dove per’altro loro non hanno accesso, ma è ancora meglio viverlo in mezzo a questa gente, ascoltando le loro storie, prendendo i loro mezzi come tuk – tuk o matatu e solo così si può apprezzare la vera essenza di quel paese.Per questo vi consiglio di fare escursioni con i beach boys che sono organizzatissimi e vi daranno maggiori informazioni su ciò che andrete a visitare, fidatevi di loro e vi regaleranno delle bellissime emozioni.
Torneremo molto presto in Kenya, già stiamo progettando il nostro prossimo viaggio ma questa volta in modo diverso , ci organizzeremo solo con il volo e Thomas ci troverà una sistemazione meno lussuosa.
Jambo Kenya e asante sana.

Rossella
ayesha_it@yahoo.it